Sostenibilità

Le Bcorp

Cosa sono e come ci si certifica

Quasi 8mila nel mondo, di cui oltre 400 nei settori tessile, abbigliamento e pelle: sono le imprese del movimento Bcorp (abbreviazione per Benefit Corporations). Il movimento è nato nel 2006 su iniziativa di due ex-imprenditori americani di abbigliamento sportivo che hanno costituito B Lab, una organizzazione non-profit con l’obiettivo di certificare le imprese che “si impegnano a misurare e considerare le proprie performance ambientali e sociali con la stessa attenzione tradizionalmente riservata ai risultati economici e che credono nel business come forza positiva che si impegna per produrre valore per la biosfera e la società.” (tratto da https://bcorporation.eu/country_partner/italy-it/ ). 

 

Le prime Bcorp sono state certificate nel 2007. Il primo tra i marchi noti a certificarsi è stato Patagonia, nel 2011, e il primo tra i fashion designers Eileen Fisher nel 2015, ma il boom del movimento è molto più recente. Oltre la metà delle imprese si sono infatti i certificate tra il 2022 e il 2023. 

 

In Italia le Bcorp sono 263 di cui dieci nell’industria dell’abbigliamento e quattro nell’industria tessile. La prima a certificarsi è stato il marchio di abbigliamento esterno Save the Duck nel 2019, la prima azienda tessile Successori Reda nel 2020. L’elenco delle Bcorp italiane nel tessile e nella moda include anche la pratese Rifò (2020) azienda di abbigliamento con materiali da riciclo, Back Label (2021) abbigliamento per yoga e wellness, il marchio di calzature ACBC (2021), North Sails (2021) abbigliamento esterno, Seay (2021) abbigliamento esterno e mare; Miomojo (2022) borse e accessori; Tintoria Jacchetti (2023), Linificio e Canapificio Nazionale (2023), Dynamo (2023) abbigliamento outdoor; Maison Cashmere (2023) maglieria; Artknit Studios  (2023) maglieria, Endelea (2023) abbigliamento e accessori prodotti in Africa.

 

Come si diventa una Bcorp? Va innanzitutto chiarito che Bcorp è una certificazione di parte terza rilasciata da B Lab, l’organizzazione privata con sede negli USA costituita dai fondatori del movimento organizzazione e che ha un riconoscimento internazionale. Lo standard di certificazione richiede l’analisi del profilo di sostenibilità dell’azienda da parte di B Lab che misura le performances dell’azienda rispetto allo standard della certificazione, che prende in considerazione, oltre al business model, cinque macroaree: la governance aziendale, rapporti con la comunità, le persone, i clienti e l’impatto sull’ambiente. Il primo passo è l’autovalutazione effettuata utilizzando il B Impact Assessment, tool on-line di B Lab, che genera un punteggio complessivo che, se superiore alla soglia minima richiesta, determina l’avvio delle procedure di verifica da parte di B Lab, che prevedono una verifica di coerenza delle affermazioni contenute nell’autovalutazione e una verifica documentale a supporto delle affermazioni contenute nell’autovalutazione da parte di un analista di B Lab. La certificazione ha validità di tre anni dopodiché deve essere rinnovata.

 

Tra i requisiti per la certificazione c’è anche l’assunzione da parte dell’impresa della forma giuridica di Società Benefit. Nel sito web curato da Nativa, società che promuove i valori del movimento delle Bcorp (www.societabenefit.net), si spiega che in Italia la disciplina delle società benefit è regolata nella legge n.208 del 28/12/2015 (legge di Stabilità 2016) Art.1, Commi 376-384 ed è entrata in vigore a partire dall’1 Gennaio 2016. Le aziende di nuova costituzione possono essere costituite come società benefit presso qualsiasi notaio. Le imprese esistenti possono diventare società benefit modificando il proprio statuto. La procedura per la modifica dello statuto è identica a quella adottata per qualsiasi altra analoga operazione aziendale con l’aggiunta di una dichiarazione all’oggetto sociale che la società è una società benefit e altre modifiche specificate dalla legge. 

 

Adottare uno standard di misurazione del valore sociale e ambientale che viene generato dall’impresa è un valore in sé a cui si aggiunge il valore di una certificazione riconosciuta internazionalmente che distingue l’azienda che l’ha ottenuta dalla concorrenza, e la qualifica presso potenziali investitori e finanziatori rafforzandone la credibilità.