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Milano Unica Tendenze A/I 2017-18

Un racconto di tendenze che esprime il lato sublime dell’eleganza

L’eleganza è atemporale, trascende le mode e pervade lo spirito. È movimento: quello creato dall’artista quando con un taglio netto divide la tela, quello di un architetto quando con la sua mina disegna linee di fuga per il suo progetto oppure quello del tessitore che con il tatto soppesa i tessuti capendone la struttura.


E proprio dalla creatività di sei grandi personaggi nasce un racconto di tendenze che esprime il lato sublime dell’eleganza. Si tratta di sei personaggi apparentemente contrapposti ma solo per linguaggi espressivi, in realtà sono molto vicini per rigore e libertà dalle convenzioni: l’artista Alberto Burri versus l’architetto Renzo Piano, un artista italiano, Lucio Fontana e l’altro giapponese, Katsushika Hokusai e per finire il designer Walter Albini e l’architetto milanese Piero Portaluppi.


ALBERTO BURRI vs RENZO PIANO - Ovvero due artisti entrambi legati alla potenza comunicativa della materia di cui sono fatte le loro opere. Opere che, strato dopo strato, svelano ogni volta aspetti diversi, si arricchiscono o si trasformano in qualcos’altro come succede ai metalli che messi in una fornace, magicamente, regalano colori e forme completamente differenti. Così, il double di feltro è lavorato con ossidature, stampe carbonizzate e saldature in gomma mentre i panni di lana sono impreziositi da rilievi direzionali e i filati sono proposti sia come bouclé arricchiti da disegnature a rilievo e bolli di ferro anneriti sia con effetto torba e dettagli metallici. I colori: sfumature metalliche, cammello, ecrù, ruggine.


LUCIO FONTANA vs KATSUSHIKA HOKUSAI - Quando il pensiero geometrico incontra l’ellissi della Natura. Segni netti contro volute, gesti lineari contro gesti circolari, il bianco che lascia trapelare il nero, l’Occidente che si contrappone all’Oriente. Ma per arrivare ad afferrare un unico concetto: la forma delle cose, quelle astratte e quelle concrete. In questo caso non servono sfumature, i colori non possono predominare sull’essenza della forma e sono ridotti a un unico binomio: bianco e nero. Il fulcro di questo tema è tutto nella sperimentazione sulle forme geometriche, tridimensionali, grafiche, piene e vuote, unita all’idea di contatto con la materia. I tessuti e gli accessori con le loro forme sofisticate, elaborate, sovrapposte avranno una forte valenza tattile.


WALTER ALBINI vs PIERO PORTALUPPI - Uno stilista lombardo e un architetto meneghino, entrambi amanti del classico ed entrambi maniacali nella ricerca dei dettagli. A questi due geni fa riferimento il terzo tema di Milano Unica che si fa portavoce di un’eleganza suntuosa ma irriverente, classica ma non boriosa. I pavimenti a losanghe di Portaluppi suggeriscono gli studi di nuove stampe, mentre l’amore per il jersey di Albini spingono alla ricerca delle mille potenzialità di questo tessuto. Gli intagli in legno delle boiserie dell’architetto rimandano ai tessuti cesellati o ai ricami degli accessori mentre la passione di Albini per i tessuti d’arredamento accende una spia sulla reinterpretazione della tappezzeria in rapporto ai jacquard.